Sono venuta in Brasile 44 anni fa per dedicare la mia vita a Cristo e per servire le famiglie povere che ho incontrato condividendo la loro vita.
Non c”è nulla di eroico in questo, ho semplicemente detto Si all’incontro che ho fatto nel 60’ con Antonio, Umberto, Don Giussani che mi hanno guardata come nessuno aveva fatto prima, mi hanno guardata per quella che ero.
Un semplice Si, a ciò che i miei occhi hanno visto e ai gesti proposti per esempio: la caritativa. Questa esperienza mi ha dato il criterio della Condivisione che ha segnato tutta la mia vita, un criterio che vivo ancora oggi dove sono. Non avrei mai immaginato che un Si avrebbe costruito l’opera che sono e mi avrebbe portato dove sono.
Da quell’incontro ho potuto abbracciare la mia storia che non avevo mai accettato prima, senza toglierle nulla: la morte di mio papà, la fatica, il limite,il dolore,la povertà.
Non avevo mai pensato di andare in missione, tanto meno di costruire un’Opera Educativa, ma obbedendo alla realtà accadono cose inimmaginabili: per esempio capire che nella morte di mio papà c’era la tenerezza di Dio, che si è servito di questo fatto per dirmi Tu sei preziosa per me, ti amo, ti ho scelto così come sei.