Etelvina Caetano de Jesus

L’inizio di un cammino…

Tra il 1976 e 1977 famiglie provenienti dall’interno dello stato hanno cominciato a costruire le prime baracche che hanno poi dato vita alla favela della Vila Boa Unio. Nel novembre del 1977 le forti piogge hanno allagato l’intera favela e le famiglie residenti si sono rifugiate presso la parrocchia di Santo Antonio, affidata a don Pierluigi Bernareggi, conosciuto come Padre Pigi. Terminate le piogge le famiglie sono ritornate alle loro baracche ma intanto, in questo duro frangente, era nata un’amicizia tra loro e Rosetta Brambilla. Grazie alle visite domiciliari da lei regolarmente svolte, si è evidenziata la necessità di costruire un asilo per i bambini. Nel 1978 una signora della comunità, donna Etelvina Caetano de Jesus, ha offerto l’unico spazio che aveva perchè si avviasse un lavoro con i bambini dai 3 ai 6 anni. Anche se si trattava di uno spazio molto semplice, coperto da una tela cerata, quello era diventato un luogo per la comunità ecclesiale e per gli abitanti della zona, dove si svolgevano le messe, il catechismo, i bazar, le feste “danzanti”, i giochi e i corsi di ricamo per le mamme.

Nel 1979 viene comprata, ristrutturata e ampliata una baracca costruita sulle rive del fiume Ribeiro do Ona da destinarsi alla costruzione del centro di educazione infantile. Tutta la struttura è stata realizzata attraverso il sistema dell’ autocostruzione comunitaria. Il centro per l’infanzia si è poi costituito regolarmente soltanto il 21 marzo 1987, ma nel 1995 è stato espropriato insieme a centinaia di altre case. È stato quindi spostato in un nuovo edificio costruito in un’altra parte della favela dalla Fondazione AVSI (che all’epoca si chiamava Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) e da due amici italiani (don Luigi Valentini e Gabriele Carraro). L’attuale indirizzo è Rua Oscar Lobo Pereira.

Attualmente sono accolti 133 bambini di età tra 0 e 12 anni.