Leggi la lettera di ringraziamento che la maestra Stefania Barbieri scrive dopo aver ricevuto e condiviso con i suoi alunni le foto della consegna dei disegni e del regalo a Murillo, il loro bambino brasiliano sostenuto a distanza.
“Abbiamo ricevuto le foto del nostro bellissimo Murillo che ha ricevuto il regalo dei suoi padrini italiani: disegni e…la divisa della nazionale di calcio italiana! Un brasiliano con la divisa dell’Italia, quale segno più bello, dell’unità che si è stabilita tra i miei alunni e lui?
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Siamo rimasti tutti molto colpiti da queste foto perchè traspare da esse un profondo significato.
Murillo è naturalmente orgoglioso, capisce bene di essere il protagonista, che quello che sta accadendo è “per lui”, a cominciare dal fatto che la direttrice è venuta personalmente a portargli il regalo dei padrini: non è certo cosa di tutti i giorni! E” un segnale importante perchè comunica la partecipazione dell””istituzione” ad un rapporto che è prima di tutto affettivo.
Gli altri bambini guardano attenti i disegni, ascoltano la spiegazione di Vanda, ammirano Murillo con la divisa dell”Italia,e…non sono invidiosi!! I loro sguardi esprimono la contentezza per il loro amico, destinatario dei regali, li vedono come regalo anche per loro. Questo è bellissimo e non è per niente ovvio perchè i bambini sono per natura gelosi e nessuno si stupirebbe se, in circostanze simili, manifestassero la loro invidia; non ci meraviglieremmo, anzi diremmo che “è naturale”!
Anche un mio alunno, guardando le foto ha detto:”io pensavo che per dargli i regali lo avrebbero portato da parte, solo lui, per non far dispiacere agli altri, invece gli altri son contenti per lui!”
Un tale atteggiamento, in bimbi così piccoli, può essere solo frutto di un”educazione: condividere la gioia di un amico è possibile solo se c”è qualcuno che ti vuole bene, che gioisce con te, che giorno dopo giorno ti prende per mano e ti accompagna ad affrontare la realtà.
E” possibile solo se lo stesso sguardo l”hai provato su di te.
E” stato per me un” occasione privilegiata vedere queste foto: è stato come cogliere il principio, vedere l”origine delle storie che ho conosciuto in questi anni di amicizia con voi; vedere, come se fossi stata presente, l’incontro personale raccontato dalle educatrici nelle risposte al lavoro della scorsa estate.
Questa esperienza del sostegno a distanza è davvero geniale, uno strumento educativo fondamentale, va oltre il pur importante aiuto economico perchè i bimbi fanno l”esperienza concreta di uno sguardo di misericordia su di loro, di essere pensati da un Altro, di essere amati.
Grazie di questa occasione che mi hai dato!”.